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Estate Niscemese nel racconto di Remigio Di Benedetto
Siamo a Niscemi, il Grand Prix Regionale 2016 “sbarca” in questo bel paese, “terrazza” sulla piana di Gela. Ed è qui che dopo esserci “acclimatati” alle temperature estive nella gara di Sciacca affrontiamo la vera estate: sono ancora le 8e20 ma la colonnina di mercurio è già “alta”, siamo oltre i 30°. Si stanno allestendo alcuni punti di “rifornimento H2O” che saranno sicuramente molto utili.
Giuseppe Marcellino, speaker della manifestazione, (ottimo podista in gioventù), viene subito chiamato a svolgere il suo compito: si disputano le batterie “giovanili”, l’impegno dei giovanissimi esordienti della prima batteria è massimo. Da Manuel Amorelli (Atl. Bellia) a Sebastiano Caniglia (Atl. Scuola Lentini) passando da Arianna Russo (Atl. Mazzarino), prima delle bimbe, danno tutti prova di maturità tecnico sportiva. E’ poi la volta di ragazzi, cadetti e allievi, anch’essi corrono al limite delle loro forze, e tutti dimostrano di potere avere un buon futuro sportivo.
È la volta poi dei “Senior”, la maggior parte dei quali il “futuro sportivo” lo “ha lasciato alle spalle”; sono le 9e30, il termometro è salito ancora e lo speaker chiama all’appello” i master, uomini e donne. Mentre siamo già tutti accalcati nei pressi del gonfiabile, si tenta di formare la “griglia”; Marcellino informa quali siano i numeri di pettorale col diritto di accesso a questo spazio, ma la massa dei 330 podisti preme; viene “calata” dall’alto una strisciolina di separazione ma senza alcun risultato. Saverio Mangione (Track club master CL) cerca di “liberarsene” tentando di strapparla, ma viene dissuaso da un altro podista. La separazione ha comunque vita brevissima e dopo qualche secondo cade “spontaneamente”. A questo punto siamo tutti ben “miscelati”. Al sindaco, Francesco La Rosa, viene suggerita la formula di rito per dare il via alla gara e con questa “formula magica” pronunciata dal primo cittadino di Niscemi, tutti scattiamo in avanti, siamo in corsa! Il tratto iniziale è in ombra, alle 9 e mezza il sole è ancora basso e usufruiamo del “fresco” che ne deriva. Dopo 400 metri circa la strada si impenna “ferocemente” e dopo poco siamo sotto il sole quasi cocente, c’è una leggera ondulazione e si arriva al primo dei tornanti di questo percorso che si svolge su un’unica strada ed è quasi “noioso”. Il gruppo è ancora abbastanza compatto e la svolta è difficoltosa, si sgomita, ci si urta e la confusione delle 660 gambe in corsa è massima. Nel tratto di ritorno siamo in discesa ma sotto il sole.
La velocità aumenta, siamo ancora al primo chilometro, freschi e baldanzosi. C’è un primo rifornimento d’acqua ma rinvio l’appuntamento al successivo. C’è il tornante che ci riporta sul rettilineo d’arrivo, è molto ampio e non ci sono difficoltà di sorta. Completiamo il primo giro passando sotto il gonfiabile e sopra i “tappetini magici” dei cronometristi della MySDAM. Io dopo avere affiancato e superato Ferraro Bruno (Atl. Scuola Lentini) molto più veloce di me in partenza, durante il primo giro, sto tallonando il “solito” Giuseppe Mazzeo (Podistica Messina). Di Giovanni Tavano (Marathon Club Taormina), leader della nostra categoria, non “abbiamo notizie”, al solito e “scappato” via senza neppure salutare. Affrontiamo la salita che già al secondo giro ci sembra avere una pendenza maggiore. Dopo il tornante getto un colpo d’occhio su Vilmo Luciani (A.S.D. Placeolum), del quale sento il fiato sul collo, stessa cosa fa Mazzeo, che però sembra controllare Luciani piuttosto che me. Siamo al rifornimento, tento di afferrare l’acqua, ma un volontario “inesperto” piazzato davanti al tavolino è un poco “d’impiccio” e rimango a secco. Siamo al secondo passaggio dal via e inizia il terzo giro. Il sole si alza e l’ombra si va riducendo, la salita in compenso ci sembra sempre più ripida. Giuseppe sembra un poco rallentare l’andatura, recupero qualcosa su di lui. Vilmo al tornante successivo che segna metà gara è sempre lì, a pochi metri da me. Siamo in discesa, arrivo al “rifornimento”, questa volta non sbaglio la presa e possa farmi la “microdoccia” che desidero. Terzo passaggio dal “gonfiabile”, per restare all’ombra si corre tutto a destra, ma la salita ancora una volta è lì ad aspettarci. Al passaggio dalla mia “dolce metà” che scatta foto “a ripetizione”, non ho più forze nemmeno per un cenno di saluto. Sono a ridosso dell’amico Giuseppe Mazzeo e dopo il tornante vedo Vilmo sul lato opposto, mi sembra che “finalmente” abbia perso qualche metro. Sono aggrappato con tutte le mie forze al “podio”, sento di poterlo tenere ben stretto. Al rifornimento prendo ancora acqua da fare scorrere dalla testa in giù sulla pelle calda e sudata. Mi doppia l’atleta in testa alla gara, è veloce come un “cavallo”. E’ l’ultimo mio passaggio dal traguardo, penso che il prossimo sarà “Arrivo”. Giuseppe è ancora lì poco distante da me, ma il suo finale al solito è in progressione e non sono in grado di seguire il suo passo. Luciani fortunatamente per me è ormai lontano. Taglio il traguardo regalando 19” a Giuseppe, mentre da alcuni minuti Giovanni Cavallo (Podistica Messina) ha vinto la gara fra gli uomini e Laura Speziale (Sport Nuovi Eventi Sicilia) lo ha fatto fra le donne.
L’organizzazione ci accoglie all’arrivo in modo delizioso: oltre alla scontata acqua, ci sono dolci a volontà: brioche con gelato e torte, non possiamo desiderare di meglio.
Le “pagelle” vengono prontamente affisse, grande “ammucchiata” per consultarle con commenti su tempi, posizioni e quant’altro. Dai “quadri” esposti risultiamo tutti “promossi”, ma nel contempo siamo stati “rimandati” a Settembre quando ci ritroveremo a Milazzo il giorno 11, alla riapertura del G.P. Regionale 2016.
L’ultimo atto della manifestazione è la premiazione. Sotto un sole oramai implacabile, tutti i vincitori assoluti e di categoria si alternano sul palco dove è allestito il podio. Ma è Sebastiano Caldarella categoria SM80 a salire quei gradini con maggior scioltezza, saltellando come un ventenne.
Grazie all’Atletica Niscemi che ci ha regalato questa bella giornata di sport, grazie ai volontari, ai giudici, ai cronometristi, allo speaker e soprattutto alle signore che hanno fatto e distribuito le ottime torte.
Remigio Di Benedetto