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Condotte di gara scorrette: tolleranza zero…

Nel corso della riunione programmatica del Grand Prix Sicilia svoltasi a Calatinssetta, è stato approvato all’unanimità, tra gli altri, il punto 10 del Regolamento del GP Sicilia 2015 che recita:
“E’ assolutamente vietato che un concorrente gareggi in una serie diversa dalla propria, anche quando la distanza sia la stessa: in tal caso verrà squalificato. Lo stesso provvedimento sarà adottato nei confronti degli atleti che indossano più di un microchip, che indossano il pettorale in modo non conforme (non visibile o omettendone una parte), che “tagliano” il percorso e che vengono “tirati” da chi non è in gara o che comunque ricevano assistenza fuori dai casi previsti dai regolamenti.”

Questo perché: A partire dalla prossima prova dei Grand Prix (trofeo Bonfanti in programma domani a Noto n.d.r.) non saranno più tollerate agevolazioni scorrette da parte di alcuni atleti od atlete che, dopo aver tagliato regolarmente il traguardo, rientrano all’interno del percorso gara, senza averne più il diritto, per “tirare” qualsiasi concorrente.
Pertanto i giudici di gara, avendone le prove e/o cogliendo il flagranza il trasgressore, sanzioneranno con la squalifica non soltanto l’atleta che viene tirato da chi non è più in gara, ma anche la “lepre” che in precedenza aveva concluso la competizione in modo conforme al regolamento.

Ricordiamo inoltre che è severamente vietato agli atleti che partecipano ad una gara ostacolare con dolo un diretto concorrente del proprio compagno di squadra/amico/parente e pertanto, se colto in flagrante, verrà squalificato. 

Il referente del settore SM della Fidal Sicilia

Ignazio Gagliardi

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6 thoughts on “Condotte di gara scorrette: tolleranza zero…”

  1. Concordo con la squalifica di colui che si porta addosso il microchip di un altro atleta, o che taglia il percorso o di colui che rientra sul percorso per far da lepre a qualcuno.
    Nel corso della maratonine di Avola (scorso anno), di Pergusa e Riposto (di quest’anno) sono stato testimone che atleti che venivano “tirati” non da compagni fuori gara o che rientravano nel percorso, ma da amici/allenatori con le biciclette; specialmodo nella maratonina di Riposto un atleta che voleva rientrare nel gruppo dei primissimi era incitato a gran voce, credo dall’allenatore, che gli scandiva il passo e il tempo da recuperare.
    Attenzioniamo le lepri, ma anche le due ruote
    Volevo invece capire la frase “o che comunque ricevano assistenza fuori dai casi previsti dai regolamenti.” Ricevere acqua fuori dai ristori ufficiali, è sanzionato? Se fosse così a Marsala potevamo morire.

  2. Gareggio da 5 anni …..ho sempre visto gruppetti correre insieme e qualcuno di loro e la lepre …tante società fanno questo è nessuno si è mai lamentato….fino a quando……..siamo amatori ci divertiamo …la vittoria x noi non un OSSESSIONE

  3. Volevo ricordare al presidente di modificare la regola della griglia dove vanno i primi 100 atleti con il miglio tempo dell’anno precedente con i primi 100 arrivati nella gara di grand prix precedente e più razionale e inserire in griglia le prime 10 donne della gara precedente.

    GRAZIE

  4. Le griglie hanno senso solo nelle maratone con diverse migliaia di iscritti. In gare con centinaia di iscritti la logica che debolmente le giustificano crollano al cospetto dell’ineguaglianza che comportano e del disagio sofferto dagli atleti non velocissimi ma onesti…già perché è ricorrente trovare decine di atleti con top con un tempo ufficiale uguale al real time…il fallimento delle griglie!

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