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Il Trofeo Carnvale di Acireale nel racconto di Remigio Di Benedetto

Ore 7e30.  Pochi podisti si aggirano nella piazza Duomo. Sono quelli che dopo essere “caduti dal letto”, si sono mossi di buon mattino alla volta di Acireale e hanno “conquistato“ un parcheggio quasi sotto il gonfiabile. La piazza è già in movimento. Si dispongono le ultime transenne oltre le quali si terranno a bada gli spettatori “esuberanti”. I ragazzi della TDS si stanno organizzando con il loro gazebo, hanno contenitori di vario genere e mi chiedo cosa contengano, sicuramente computer, tappetini e diavolerie elettroniche, ma anche forse “minuti, secondi” e per i più lenti anche qualche “ora”, a tutti ne verranno “attribuiti” un poco, senza raccomandazioni ma nel senso della “giustizia cronometrica”. In circolazione c’è anche una moltitudine di Vigili Urbani, ma una volta tanto non sono qui per multarci ma per proteggerci. Noi podisti difficilmente superiamo i 20 Km/h, e poi il “PODIVELOX” ancora non mi risulta che sia stato inventato.

 

Ore 9. La piazza “trabocca” di uomini e donne “mascherati” da podisti, una maschera non carnevalesca  che porteranno tutto l’anno in allenamento e nelle gare in giro per la Sicilia e oltre. Vedo Antonio Giardina (Virtus Acireale) che correrà con una parrucca colorata per onorare il Carnevale e Francesco Scarcipino (Fiamma S. Gregorio) che la sua parrucca rosanero la porta tutto l’anno. Ci sono poi i “Carri Allegorici” che adornano la piazza e che troveremo anche lungo il percorso, i cui colori si miscelano e confondono con il colorato mondo dei podisti.

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Ore 9e30. Tutti sotto il “Gonfiabile”! La griglia dove vengono “arrostiti” i migliori è piena e pronta. Per accedervi bisogna avere tempi da “marziani”, mentre per noi “terrestri” c’è tutto il resto della piazza. Iniziamo a scalpitare perché non vogliamo vanificare gli effetti del riscaldamento. Ma c’è un doveroso momento di commozione per il grave lutto che ha colpito la Virtus Acireale che abbracciamo tutta affettuosamente. Abbiamo compreso che c’è ritardo, si attende l’ OK dei Vigili Urbani (che stiano veramente montando un podivelox nuovo di zecca?!). Fortunatamente non è così e alle 9e40, colpo di pistola e si parte. Affrontiamo subito la salita del tradizionale percorso del più bel “Carnevale di Sicilia”. Siamo sul corso dedicato ai Savoia, ma il nostro è uno sport “povero” e “popolare”, niente lussi né privilegi, qui la salita è fatica per tutti senza alcuna distinzione di casta o estrazione sociale. Sono partito nelle prime posizioni subito dopo la griglia e come “over sessanta” sono “condannato” a un iniziale “fiume” di sorpassi di “giovani veri”. La salita al primo giro mi sembra agevole nonostante il solito basolato sconnesso. A tre quarti di salita inizia l’asfalto, ma quando svoltiamo in corso Italia, le tragiche condizioni della pavimentazione in catrame mi fanno rimpiangere il basolato. La piazza Indirizzo ci accoglie con altri Carri Allegorici, li osserviamo di sfuggita e imbocchiamo il lunghissimo rettilineo finale che ci riporta al traguardo. L’impianto di amplificazione  predisposto lungo il percorso per il Carnevale, è a nostra disposizione e così dalla voce dello speaker Marcellino anche chi si trova in “settecentesima” posizione è ben informato su cosa accade in testa alla corsa. In Piazza Duomo parenti, amici e tifosi, mascherine di carnevale tutti si agitano al nostro passaggio. Siamo alla seconda salita, a metà arriva a”farmi compagnia” Salvatore Cammarata (Atletica Sicilia) che inizia a tirare, io cerco di stargli appresso. Abbiamo nel “mirino” 20 metri avanti a noi, l’avversario di categoria Mauro Prosperi (Virtus Acireale). Salvatore al solito tira molto in salita e rallenta in discesa. Siamo al terzo giro e quando stiamo per terminare il corso Savoia, lo speaker annuncia il passaggio al quarto giro di Alessio Terrasi in testa alla corsa. Comprendo che tra poco verremo doppiati, ma non ce ne preoccupiamo e anzi troviamo l’energie per superare Mauro. In corso Umberto il doppiaggio: passa Alessio Terrasi (Fiamma Rossa Palermo), dopo poco la coppia Luigi Spinali (Atletica Sant’Anastasia) e Mohamed Idrissi (Pol. Menfi 95). Io e Salvatore procediamo sempre in coppia ma al quarto giro l’amico avversario mi sembra poco reattivo e rallentiamo. Mentre imbocchiamo per la quarta volta il corso Umberto, Marcellino annuncia  l’arrivo vittorioso di Terrasi, mentre io conto il 17° doppiaggio nei nostri confronti. Quando terminiamo il penultimo giro mi rendo conto che abbiamo perso 13” rispetto al terzo e cerco subito di forzare l’andatura. Cammarata nella salita perde terreno mentre io forzo ulteriormente. In Corso Italia allungo ancora ma all’ingresso di Piazza Indirizzo vengo superato dal “neo SM60” Luciano Costarella (Virtus Acireale) che passa in velocità mascherato da “razzo”. “Nell’infinito rettilineo finale” cerco di mantenere il ritmo, opero qualche doppiaggio che mi da la spinta per non perdere ancora posizioni; sono inseguito da Mauro Prosperi, il traguardo non sembra arrivare mai. Lo speaker annuncia la vittoria al femminile di Barbara Bennici (Fiamma Rossa Palermo). Finalmente appare il gonfiabile, non è un miraggio perché non siamo alla “Marathon des Sables” ma al magnifico “Trofeo di Carnevale” di Acireale. Resisto ancora, conservo la posizione e trovo la forza per sprintare sull’amico e compagno di squadra Marco Amato. È finita.

Bellissima giornata che ha fatto divertire centinaia di podisti e spettatori. Grazie a chi ha contribuito all’ottima riuscita della manifestazione e ancora un abbraccio alla Virtus Acireale che ha trovato la forza per mantenere ogni impegno e regalarci questa magnifica giornata di sport.

Pensierino finale: Il Trofeo di Carnevale di Acireale, una corsa che con la cornice dei carri e del magnifico Barocco di Acireale potrebbe trovare una collocazione nei calendari del podismo nazionale.

 

 

Remigio Di Benedetto

r.dibenedetto@aliceposta.it

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