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La Walk of life Telethon nel racconto di Giovanna Barone
Quando una manifestazione sportiva abbraccia solidarietà e altruismo il risultato deve necessariamente essere dei migliori.
Una strada e un percorso lungo 2 km e mezzo circa; in totale, 10 km (abbondanti…) con il sole di fronte, luminoso e caldo, con i suoi raggi che colpiscono il viso e il corpo; ai suoi lati tanti turisti e spettatori, italiani e stranieri, pronti a incitarti con il loro tifo multilingue. Un solo linguaggio: quello che solo la corsa può comunicare.
WalkOfLife2014 non è solo Telethon, è anche GP Sicilia 2014, èuna prova valida per l’assegnazione del titolo di campione regionale 2014.
Lo scenario è vedereoltre700 atleti alla linea di partenza, sotto quell’arco bianco che ricorda la corsa per la ricerca e Telethon… io tra questi.
Pochi secondi dopo la partenza dell’unica batteria, una caduta in stile “domino” ha arrestato temporaneamente un gruppo di runner che prontamente si sono rialzati e hanno iniziato la loro corsa.
Un percorso su strada, prettamente pianeggiante, da ripetere 4 volte,lungo Piazza Università, Piazza Duomo con il suo elefante, simbolo della città e la meravigliosa cattedrale di Sant’Agata, la vista del mare all’orizzonte per poi intrufolarsi tra strettoie e curve, edifici antichi e possenti, che si dischiudono e svelano il Teatro Bellini per proseguire, sempre di corsa, su Via Etnea, tra gli occhi e il tifo di grandi e piccini.
Decidere di correre dalle ultime file ti permette di vivere la corsa in modo diverso da chi, essendo più forte, allenato e competitivo, si concentra sul traguardo o “sull’avversario” da superare. Facile assistere a scene esilaranti con atleti che mentre corrono pianificano la strategia di “gioco-corsa”: individuare una bella ragazza e seguirla fino al traguardo; ed ancora l’atleta che visualizza il cartello che segnala il “Km 6” e caricarsi pur sapendo di essere appena al 3 km.
Solo due le postazioni d’acqua sul percorso e già le riserve scarseggiano dal secondo giro…ma non ci si ferma, il traguardo è, passo dopo passo, sempre più vicino.
Tempo di premiazione, spengo il mio compagno di “viaggio”, il mio Garmin, e afferro la mia Nikon: sono pronta a immortalare centinaia di volti, felici e soddisfatti, abbracci e strette di mano che ancora una volta mi ricordano perché è bello ritrovarsi insieme, come una grande famiglia.
Per la cronaca a tagliare per primi il traguardo, sono stati, tra gli uomini Geri Interrante (Universitas Palermo), tra le donne Tatiana Betta (Podistica Messina).
Articolo: Giovanna Barone