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Tirata di orecchie agli organizzatori: basta pacchi gara e premi ridicoli !

In una nota il referente del settore Senior Master della Fidal Sicilia, Ino Gagliardi, esprime tutto il suo rammarico sulla “scarsa” consistenza dei pacchi gara e dei premi, messi a disposizione dagli organizzatori in queste prime gare del Grand Prix 2014. Soprattutto ieri, in occasione dei Campionati regionali Individuali e per società di corsa campestre S/M i riconoscimenti per gli atleti entrati in premiazione, per le squadre che hanno vinto il titolo e per quelle salite sul podio, e per tutti i partecipanti (con il pacco gara) non sono stati all’altezza di un campionato regionale che anno dopo anno, grazie al lavoro passato e a quello presente, sta crescendo in numeri ed importanza. A tal proposito il Referente Ino Gagliardi ricorda che il comportamento “al risparmio” di determinati organizzatori, potrebbe mettere a rischio il prossimo anno la riconferma della manifestazione che ha mostrato lacune in tal senso.

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Questo il comunicato ufficiale che noi di siciliarunning.it ci sentiamo di “avallare” in toto: vada per la crisi, vada per la spending review, ma la crisi non deve essere mai una scusa per risparmiare nei confronti del popolo degli amatori. Un pacco gara più invitante ed un premio più “utile” (e non dei pantaloncini taglia XL) dovrebbero essere sempre il giusto premio per tanti atleti che la domenica si sobbarcano km e km pur di partecipare ad una gara.

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19 thoughts on “Tirata di orecchie agli organizzatori: basta pacchi gara e premi ridicoli !”

  1. Ho letto con attenzione lo sfogo di Gagliardi, peraltro comprensibile. Mi permetto di scrivere due righe al riguardo, considerato che in passato ho dato il mio contributo per alcune tra le kermesse più note. Oggi il mercato è in notevole contrazione, le imprese hanno grandi problemi di liquidità; pertanto quando vai da un imprenditore a proporre un progetto, anche se supportato da dati, piano di comunicazione, appeal commerciale e valenza tecnica, difficilmente si riesce a portate dei quattrini; se hai credibilità forse riesci ad avere contratti in barter (cambio merci) oppure servizi. Ecco quindi che il cosiddetto pacco gara a volte assume sembianze non proprio edificanti. Allora io dico, visto che le cose non riguardano sempre gli altri, ad organizzatori ed atleti:
    1) Ai primi di non dimenticare per nessun motivo che il contenuto di un pacco gara o la ricezione di un premio non ripaga MAI il sacrificio ed il sudore che l’atleta versa in cambio, quindi sacrificare qualcosa per ” soddisfare” laddove possibile le aspettative degli atleti.
    2) Ai secondi, avere un pò di pazienza e sapersi accontentare, in attesa di momenti migliori!!
    vincenzo alaimo

  2. Visti i pacchi gara delle ultime gare (ma bisogna ricordare molte gare purtroppo anche degli anni scorsi) sarebbe il caso di favorire l’iscrizione anche senza pacco gara.

  3. sono d’accordissimo con il presidente e’ giusto dare il giusto ricompenso per gli amatori che si partono da una punta di Sicilia per arrivare dall’altra parte conoscendo anche le nostre belle (strade) che abbiamo.

  4. Non c’è nulla da dire.unica cosa che anno fatto pena sia nei pacchi gara che nella premiazione. Una volta di premiavano almeno sei società sia femminile che maschile. Poi gli atleti si dovevano premiare von medaglioni i primi tre .oro.argento.e bronzo
    con questo desidero fare un appello al refende regionale di dire agli altri organizatori di non gare la stessa ficuraccia di mer… che anno fatto a pergusa che a piazza armerina.buona serata e spero che lo capiscono.se no cominciamo a boicottare le gare.

  5. Sono in piena sintonia con il commento degli amici di Sicilia running, gli organizzatori non sanno che ci sono persone che x partecipare a una gara di Gran prix Si fanno tanti km E tanti sacrifici in allenamenti e tempo che togliamo alle nostre famiglie. Alla fine che Fanno? Ti danno un succo e una bottiglietta di acqua in un campionato regionale…ma stanno scherzando? Che vadano a cacare

  6. Sacrosanta rimostranza. Soprattutto per due gare che sono state svolte all’interno di “oasi protette”, in apparenza senza particolari problemi organizzativi di ordine pubblico, spese per transenne, ecc. Glissando sulla rarefazione dei rifornimenti (chiederemo a chi l’ha visto?) e sulla distribuzione degli addetti alla sicurezza lungo il circuito (domenica a Piazza c’erano 5 addetti tutti raggruppati a 500 metri dall’arrivo, mentre se uno cadeva (e c’è chi è caduto) nella parte più remota del circuito erano guai. Mi dispiace per gli amici organizzatori, ma la critica costruttiva deve servire a crescere, se poi non si è in grado di garantire questi servizi minimi è meglio evitare “mali cumpassi” o ancor peggio situazioni di pericolo per gli amatori.
    Salvo

  7. Poi ci sono quelli che ti fanno pagare l’iscrizione ad una mezza 20€..si riempiono la bocca per un mese di avere sponsor e maglie tecniche.. Ed alla fine ti trovi una busta con bottiglietta d’acqua ed arancio da industria mancu bonu pa spremuta.. Vero sciuto??

  8. Si è vero che in certe gare i pacchi gara sono veramente scarsi e ridicoli , e certe associazioni sono ben attente a curarsi solo nelle quote dell’iscrizione, ma se la FIDAL in questi momenti di crisi facesse anche la sua parte, nel senso di venire incotro alle tasse di tesseramento e varie, sicuramente questo darebbe un pò di ossigeno alle quelle associaizoni in crisi, come lo stiamo vedendo sopratutto quest’anno. Vedi ad esempio il campionato provinciale di Cross nel trapanese.

    Pippo.

  9. I lamentosi…..quasi tutti sono più o meno afflitti da un atteggiamento mentale per cui sono sempre vittime inermi delle circostanze. Dare la colpa, accusare senza preoccuparsi di sapere è semplicemente sbagliato e da vittime……!!!!
    Ai brontoloni e lamentosi vorrei chiedere come si possa avere la maglia tecnica nel pacco gara con 6 euro …… ?
    Al presidente degli amatori vorrei dire che organizzare una manifestazione con la sola quota di iscrizione e far fronte a tutte le spese che ne comporta per garantire una giornata di festa ben organizzata è possibile solo a quelle persone positive e oneste che possono contare sempre nell’aiuto dei tanti amici sportivi e non che condividono l’onestà e l’amore verso questo sport.!!!!!!

    Mario Furnari

  10. se lo scopo è quello di gareggiare, di confrontarsi su percorsi vari e validi tecnicamente, il pacco gara potrebbe essere solo un dettaglio.
    per molti invece non è un dettaglio è il “qualcosa” da portare a casa, ma cosa preferisce il podista? un capo tecnico, prodotti locali, prodotti confezionati (industriali), medaglia ricordo.
    gli organizzatori si dovrebbero interrogare su cosa offrono e motivare la scelta, i podisti sarebbero consapevoli e forse ci sarebbero meno lamentele

  11. La sensazione è che le società organizzino queste gare per fare cassa. Un paio di miei compagni hanno addirittura pagato 9 euro per essersi iscritti giovedì…
    Forse sarebbe bene che gli organizzatori del G.P. stabiliscano degli standard minimi per quanto riguarda pacco gara e premiazioni e prima di assegnare le gare si assicurino che la manifestazione sia supportata da un congruo budget economico (sporsor, contributi pubblici, ecc).

  12. Non sono certo un veterano della corsa, se pure con qualche capello bianco.
    Premesso ciò ritengo, che in poco meno di un decennio abbia fatto esperienze diverse nel mondo delle gare Trail, Corsa su strada, Duathlon ecc…bene!! ad oggi non ricordo una sola gara dove non mi sia soprattutto e principalmente divertito!.
    Certo ricordo premiazioni con cesti ricchi di graditi frutti della terra o prelibatezze della gastronomia locale…pacchi gara quasi inesistenti o al contrario ben assortiti. Giuste, tutte le lamentele ed i possibili aggiustamenti suggeriti, pur senza sottovalutare l’impegno comunque notevole, che le Società organizzatrici si sobbarcano ma…dal mio punto di vista resto fondamentalmente legato all’aspetto ludico, ricreativo-salutare dello sport amatoriale…che farei con o senza pacchi gara,spendendo anche di tasca propria quando necessario.
    …dimenticavo. Nel dopo-gara di Domenica ci siamo riuniti attorno ad un tavolo in un locale della zona,Vi assicuro che è il modo migliore per dimenticare pacchi gara, piazzamenti tempi e classifiche…poi tanto si ricomincia daccapo Lunedì.
    Un abbraccio

  13. Si i pacchi gara sono stati miseri in queste due prime gare del Grandprix e su questo possiamo anche sorvolare.Ma del fatto che a Pergusa gia’ dal terzo giro mancavano i bicchieri per l’acqua.Penso questo non sia grave ma gravissimo.

  14. Molti amatori perche’ non parlano chiaro nel pacco gara cercano le bombe. Ultime arrivi in commercio. Basta fare un giro nel percorso finito legare.ma pensate a correre a in salute a pane e acqua.

  15. Anche terrasini un pacco gara misero…che umiliazione nei nostri confronti…una brioscina e una bottiglietta d’acqua che vergogna!……

  16. volevo far presente all’amico Giuseppe, che ha fatto un commento prima di me ,che a Pergusa non solo c’erano bicchieri a volonta ,ma avete trovato un pacco gara degno di una grande organizzazione,oltre che una bellissima medaglia…per non parlare del ristoro finale ,dove agli atleti non bastavano due pugni per portarsi via quanta piu’ roba possibile….Mi chiedevo ?…dove era il ristoro domenica a Noto?…e dove era il ristoro ad Acireale?…non serve solo offrire una bella cornice paesaggistica….conta anche dare agli atleti una giusta ricompensa per i sacrifici profusi…..Buona corsa a tutti!!!

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