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A Milazzo vincono Barbara Bennici e Giuseppe Trimarchi

Dal diario della corsa di Remigio De Benedetto. Il Grand Prix Regionale di corsa 2016, dopo averci concesso ben 2 mesi di ferie, riparte alla grande dalla bella città di Milazzo. Entriamo nel comune messinese e siamo subito di fronte al porto; c’è un gran movimento di turisti in attesa di imbarcarsi sugli aliscafi che partono per le isole Eolie. Una gita a Vulcano, Lipari, o altre magnifiche isole dell’arcipelago, che bella alternativa alle fatiche che attendono noi podisti! Ma gli atleti non si lasciano tentare, ne vedo già molti sgambettare di fronte al palazzo comunale, punto di riunione della gara. Gli oltre 300 iscritti già animano il lungomare mentre sono impegnati nella fase di riscaldamento. Si distribuiscono i pettorali e anticipatamente si consegnano i pacchi gara (scelta sempre molto apprezzata e intelligente!).

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Lo speaker, Giuseppe Marcellino, a sorpresa fa un importante annuncio per noi over 60 e per le donne: c’è un’offerta speciale valida solo per oggi! Usufruiremo di uno sconto sul chilometraggio del percorso, una sorta di paghi 4 e corri 3  in riferimento ai giri del percorso. Non tutti gradiscono la novità, ma a me sembra una buona offerta e ne usufruirò volentieri. Le condizioni meteorologiche sono “sull’incerto” ma quando ci schieriamo sotto il gonfiabile alla partenza, fa capolino il sole, quasi ad avvertirci che forse ci sarà “calduccio”.  Tutto sembra “ok” per il via: Ino Gagliardi posizionato al centro della strada, qualche fotografo, i giudici al loro posto, TDS resettata, i vigili urbani hanno dato il loro benestare, ma.. ALT! Marcellino annuncia: “siamo in attesa di alcuni ritardatari provenienti dall’agrigentino, partenza rinviata!” L’ovazione di delusione della folla di podisti è scontata (ooh!) e c’è il “rompete le righe”, ma non passano nemmeno 30 secondi e tutto è smentito, dalla città dei templi sono arrivati tutti, si può partire. E così come in una immaginaria moviola, torniamo indietro e ci ritroviamo tutti nuovamente sotto il gonfiabile; stavolta scatta il via per davvero!

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La strada è abbastanza larga, c’è comunque qualche “scivolone”, fortunatamente senza conseguenze per nessun podista. Siamo sul lungomare, gettiamo lo sguardo a destra, sul bel mare della riviera di levante, ma la raffineria che con le sue colonne di distillazione si erge di fronte alla città non dà una bella sensazione e preferisco concentrarmi sulla gara. Ho subito la compagnia della bella Liliana Canzonieri, ma il suo passo, al solito è leggermente più veloce del mio e la sua compagnia dura ben  poco. Il tracciato continua a costeggiare il mare, aspetto con ansia la boa che ci darà il segnale forse del mezzo giro completato. Vedo arrivare in senso contrario i battistrada della gara, c’è un gruppo di almeno sei o sette elementi tra i quali distinguo Vito Massimo Catania (Atl. Regalbuto) e Lorenzo Abbate (Universitas Pa). Capisco che la boa si avvicina, finalmente la vedo, la raggiungo, faccio l’inversione senza perdere il ritmo, ancora sono nel pieno delle energie. Sono tallonato da Salvatore Irato, SM60 come me, atleta della società organizzatrice, che non vuole sicuramente sfigurare, proseguiamo fianco a fianco. Il percorso lascia il lungomare, entriamo in una isola pedonale delimitata da alcuni pericolosi birilli inamovibili, ma l’organizzazione è perfetta: alcuni volontari avvisano dell’ostacolo gli atleti che mano a mano sopraggiungono. Finisce l’isola pedonale, attraversiamo una piazza, poi una doppia svolta a sinistra ci riporta in via Crispi e finisce il primo giro. Sono nuovamente sul lungomare in compagnia di Irato, incrociamo la testa della corsa ridottasi a un quartetto tirato da Catania. Dopo la boa incrocio i miei amici-avversari di categoria  Cammarata (Atl. Sicilia) e Ferraro (Atl. Lentini), che mi inseguono a breve distanza. Proseguo con Irato al fianco e penso che “l’imprendibile Tavano”, leader dei sessantenni, a quest’ora avrà avuto anche il tempo per fermarsi al bar per un caffè. Ritorniamo verso il centro, siamo in pieno sole e il caldo comincia a farsi sentire, siamo in riva al mare ma di brezza non se ne parla neppure. Termina il secondo giro, passo dal gonfiabile e l’amico podista Giuseppe Mazzeo, assente per infortunio e oggi spettatore, sportivamente mi incita. Sono sempre in compagnia di Salvatore Irato e capisco che stiamo lottando per i gradini più bassi del podio. A questo punto forse le mie gambe si ricordano che 14 ore prima si sono fatte il 3000 in pista nella “Notturna Misterbianchese” ed “entrano in sciopero”. Il fiato si fa sempre più corto. Il mio avversario progressivamente si allontana non perché acceleri ma perché sono io che rallento. Cerco di rimanere sulla sua scia per conservare il podio; al giro di boa vedo Cammarata e Ferraro, non sono lontanissimi e cerco di “mantenere le distanze”. La temperatura è salita e si soffre, ma stringo i denti, è l’ultimo chilometro, capisco che Irato è irraggiungibile ma anch’io lo sono rispetto a chi mi insegue. La visione del gonfiabile è liberatoria, sono al traguardo.

Lo sforzo prodotto è stato grande e nonostante lo sciopero proclamato dal sindacato delle mie gambe non sono “crollato”, e ho mantenuto la terza piazza, posso ritenermi soddisfatto. L’accoglienza al traguardo predisposta dall’organizzazione è ottima: Angurie e torte a volontà. Dopo poco le “pagelle” esposte dalla TDS confermano la mia terza piazza. Mi trattengo così per la premiazione che si svolge nel cortile dell’edificio comunale. Francesco Grillo, Deus ex Machina della manifestazione premia Barbara Bennici della Fiamma Rossa Palermo e Giuseppe Trimarchi dell’Atletica Villafranca, vincitori del Trofeo Città di Milazzo. Si passa poi ai premi di categoria: tutti i premiati ricevono un “quadretto ricordo” e in più ai vincitori di categoria, Grillo consegna una bottiglia di vino. Speriamo che Giovanni Tavano se la scoli il sabato sera precedente alla prossima gara…

Grazie alla Polisportiva Milazzo di Francesco Grillo per la bellissima manifestazione che ci ha regalato, speriamo di rivederci il prossimo anno.

 

 

 

r.dibenedetto@aliceposta.it

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